COS’ERA L’AMOR CORTESE?

Era un gioco che si sviluppò in Francia verso il XII secolo. Il giocatore, animato dalla speranza di vincere, corteggiava con lo sguardo una donna di nobile casata, non libera. La desiderava carnalmente e cercava di conquistarla, tuttavia la bellezza del gioco rimaneva l’avventura e il piacere dell’attesa.

 CHI ERANO LE PARTI?

Un giovane celibe, nobile, notava una dama, blasonata, sposata al suo Signore, in chiesa o in un altro luogo della città. Egli s’innamorava di ciò che intravedeva della donna: parti del viso, capigliatura, corpo nascosto dai lunghi abiti. Il giovane cominciava il suo assedio, le parlava, impegnava la sua fedeltà, le offriva i suoi servigi. Il giovane ora non era più libero, tuttavia la dama lo era di rifiutare l’offerta e l’uomo era costretto a dimostrare quanto valeva. Le regole dell’amor cortese volevano che una volta accettati i servigi del cavaliere, la nobile castellana fosse obbligata a concedersi senza riserve. Tuttavia la nobile non disponeva liberamente del proprio corpo, prima del matrimonio apparteneva al padre e ora al marito. Ogni ora del giorno veniva controllata dai servi o suoceri per evitare la nascita di figli illegittimi, se scoperta in adulterio o in comportamenti leggeri la dichiaravano subito colpevole e le punizioni comportavano la morte per lei e l’amante. Il bello del gioco consisteva appunto in questo: pericolo per sé e la partner, il cavaliere sapeva cosa rischiava e decideva d’intraprendere l’avventura.

Un pensiero su “COS’ERA L’AMOR CORTESE?

  1. Ciao Cara, ho letto anche questo articolo, devo dire che l’hai spiegato davvero bene. XD

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